ISLANDA

Viaggio in Islanda – Giorno 2: Golden Circle, Geysir, Gullfoss e Brúarfoss

Secondo giorno in Islanda: itinerario nel Golden Circle tra Þingvellir, Geysir, Gullfoss, Brúarfoss, zuppa islandese e notti ventose a Vatnsholt.

🛣️ Inizio del Golden Circle

Oggi siamo partiti da Mosfellsbær, con il sorriso sulle labbra e una fotocamera piena di aspettative. La destinazione iniziale? Þingvellir, il Parco Nazionale d’Islanda. Peccato che, come esploratori mattinieri, non avevamo considerato che a novembre in Islanda il sole si sveglia con calma (tipo alle 09:00). Risultato: la nostra tappa storica è stata rimandata a un altro giorno, ma no worries, avevamo altre sorprese in serbo!

🏠 Laugarvatnshellir: la Casa dei Cavernicoli

Dopo questa piccola deviazione, siamo andati a fare un salto a Laugarvatnshellir, dove abbiamo visto per la prima volta una casa costruita dentro una formazione lavica. La chiamano la “Casa dei cavernicoli” – e, fidatevi, vedere un’abitazione che sembra uscita da una fiaba preistorica è un’esperienza unica. Un piccolo tuffo nel passato, con tanto di roccia a prova di freddo islandese.

🌈 Brúarfoss: la cascata segreta dai colori magici

Poi siamo volati (in senso figurato) verso Brúarfoss, una cascata nascosta lungo il Golden Circle in Islanda. Diciamo subito che è uno di quei posti che ti fa dire: “Ma come, non è su Instagram?”. La cascata non è super turistica, quindi eravamo praticamente da soli (tanto per fare la foto senza il signore con il cappello a forma di pinguino in mezzo).
Il posto è magico, con l’acqua che scorre tra rocce blu cobalto sotto la pioggia. Che dire… sembra un dipinto.

Brúarfoss è famosa proprio per il colore azzurro intenso dell’acqua, causato dal ghiaccio sciolto dei ghiacciai vicini che filtra attraverso la roccia vulcanica. Un piccolo tesoro nascosto del Golden Circle!

🌋 Geysir: la terra che sbuffa (e spruzza!)

Proseguendo, siamo arrivati a Geysir Islanda. E qui, ragazzi, ci siamo sentiti piccoli piccoli davanti alla potenza della natura. I getti d’acqua calda che schizzano verso il cielo sono una vera e propria doccia tropicale (senza il caldo, ovviamente), e in un attimo ci siamo trasformati tutti in bambini, a bocca aperta a guardare lo spettacolo.
Se avete mai visto i geyser in foto, dimenticatevele. Dal vivo è tutta un’altra cosa.

🍲 Pausa pranzo al caldo: scoperta della zuppa islandese

Con tanta acqua in corpo (e fuori, visto che pioveva forte), ci siamo diretti al parco dei Geyser per rifocillarci. Lì, tra una chiacchiera e l’altra, abbiamo scoperto una delle cose più incredibili che abbiamo mai mangiato: la zuppa islandese. Roba da mordersi le mani, soprattutto quando la fame e il freddo iniziano a farsi sentire.
Se siete da queste parti e vi viene fame, questa zuppa è assolutamente un must. Un piatto caldo che vi farà pensare che, forse, l’Islanda è davvero un posto accogliente (sì, anche con il vento che ti toglie il fiato).

🌊 Gullfoss: la potenza dell’acqua in versione XXL

La tappa successiva è stata la cascata Gullfoss, una delle più famose del Golden Circle Islanda. Ora, se pensate che le cascate siano tutte uguali, preparatevi a cambiare idea.
Gullfoss è enorme: 140 m³ di acqua al secondo che si gettano giù per circa 32 metri, su due livelli, creando un canyon spettacolare. È come se una piscina olimpionica ti cadesse addosso ogni secondo… e vista sotto la pioggia era ancora più impressionante!
Una meraviglia che ti fa sentire minuscolo davanti alla forza della natura.

🛒 Sosta al Kronan: pranzo economico (e benedetto!)

Dopo

giornata è poi terminata con il nostro alloggio a Vatnsholt. La casetta era carina e accogliente, ma il vento islandese ci ha tenuti svegli tutta la notte. Seriamente, sembrava che qualcuno stesse tentando di sollevare la casa come un aquilone.
E se pensate che il vento fosse la nostra unica preoccupazione… beh, ci sbagliate!
Nel cuore della notte, ci siamo svegliati di soprassalto, pensando che un’altra tempesta stesse arrivando.

E invece no, erano solo dei turisti un po’ troppo intraprendenti che, non trovando la reception, avevano pensato bene di provare a entrare nella nostra casetta. Un bel risveglio, eh? Alla fine, tutto è stato chiarito, ma se c’è una cosa che vi consigliamo di fare quando soggiornate in un alloggio in Islanda sperduto è: chiudere sempre a chiave!

 

🌬️ Notte a Vatnsholt: vento, casetta e… intrusi notturni

La giornata è poi terminata con il nostro alloggio a Vatnsholt. La casetta era carina e accogliente, ma il vento islandese ci ha tenuti svegli tutta la notte. Seriamente, sembrava che qualcuno stesse tentando di sollevare la casa come un aquilone.
E se pensate che il vento fosse la nostra unica preoccupazione… beh, ci sbagliate!
Nel cuore della notte, ci siamo svegliati di soprassalto, pensando che un’altra tempesta stesse arrivando.
E invece no, erano solo dei turisti un po’ troppo intraprendenti che, non trovando la reception, avevano pensato bene di provare a entrare nella nostra casetta.
Un bel risveglio, eh? Alla fine, tutto è stato chiarito, ma se c’è una cosa che vi consigliamo di fare quando soggiornate in un posto sperduto in Islanda è: chiudere sempre a chiave!

🗺️ Mappa riassuntiva del giorno 2

Informazioni utili

🚗 da Mosfellsbær a Vatnsholt

📏 Km giornalieri: 187km

🛏️ Alloggio: Guesthouse Vatnsholt

🍽️ Ristorante: 

💳 Pagamento: Revolut

📅 Data per il diario di bordo: 

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🌋 Consiglio: Porta un impermeabile: tra geyser e cascate ti bagnerai anche se non vuoi!

 

🌈 FunFact: Brúarfoss ha un’acqua così blu che sembra Photoshop naturale.